La comunità tibetana in Italia organizza una protesta contro le atrocità cinesi in Tibet

La comunità tibetana in Italia organizza una protesta contro le atrocità cinesi in Tibet



Ani |
aggiornato:
11 marzo 2022 11:55 IST

Milano [Italy]11 marzo (ANI): un gran numero di tibetani a Milano, in Italia, ha organizzato una manifestazione davanti al Consolato Generale cinese per celebrare il giorno della rivolta tibetana il 10 marzo.
Claudio Cardelli, Presidente della Società Tibetana Italiana, e Tzetin Longoni, Presidente della Società Tibetana in Italia, hanno guidato la manifestazione, alla quale hanno partecipato circa 50 persone. Hanno scandito slogan anti-cinesi e hanno evidenziato l’incidente dell’auto-immolazione del tibetano Norbu a Lhasa.
I manifestanti hanno condannato l’occupazione illegale del Tibet da parte della Cina negli ultimi sei decenni e hanno sollevato la questione della scomparsa forzata dei tibetani, compreso il Panchen Lama.
Hanno detto che i tibetani hanno il diritto di accettare il prossimo Dalai Lama e non accetteranno mai le “bambole cinesi”.


Hanno chiesto la liberazione del Tibet e hanno chiesto l’intervento urgente delle Nazioni Unite, del Parlamento europeo e del Parlamento italiano.
Luciano Nobili, membro del Parlamento (Italia Viva) e capo del Gruppo interparlamentare sul Tibet al Parlamento italiano ha espresso solidarietà ai tibetani e credeva che un giorno i tibetani avrebbero riguadagnato i loro diritti.
Il 10 marzo è un giorno molto importante per i tibetani di tutto il mondo. Fu in questo giorno del 1959 quando i tibetani si ribellarono contro l’occupazione forzata della loro madrepatria da parte del Partito Comunista Cinese.
La rivolta tibetana iniziò nel 1959 come atto spontaneo di proteste pacifiche anti-cinesi nella capitale, Lhasa, che in seguito divenne violenta durante la quale migliaia di tibetani furono uccisi dagli invadenti soldati dell’EPL. (Ani)

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