Europa / Italia – p. Mackali e la sua missione con gli immigrati: “L’uomo prima di tutto perché siamo tutti fratelli”

Europa / Italia – p.  Mackali e la sua missione con gli immigrati: “L’uomo prima di tutto perché siamo tutti fratelli”

Europa / Italia – p. Mackali e la sua missione con gli immigrati: “L’uomo prima di tutto perché siamo tutti fratelli”

Sabato 28 maggio 2022

GM

Modica (Agenzia Fides) – “Per esserci bisogna essere nel mezzo di una sfida che ci interpella prima di tutto nell’umanità.A chi grida a gran voce contro i migranti senza conoscerne le storie, i volti ei nomi io ha risposto: “Prima l’uomo perché siamo tutti fratelli”. Così dice padre Pierluigi Mackali, Sacerdote dell’Associazione Missionari Africani, al suo ritorno dopo un periodo di “riposo”, dove lui stesso ha definito i mesi trascorsi in Sicilia “ascoltare, vedere e toccare una realtà che sfida ciascuno”.
Il missionario, ospite a Modica della Società Missionaria Intercomunale nata nel 2016 per volontà dei responsabili di tutte le comunità missionarie e missionarie italiane appartenenti al Congresso degli Istituti Missionari Italiani (CIMI), ha trascorso del tempo con gli emigrati per essere “una presenza di preghiera e di partecipazione alla vita”. Scrive padre Makali: “La sfida delle migrazioni è uno dei segni dell’età dell’umanità in cammino, in cerca di futuro e di pace. Non potendo tornare, per il momento, sulla sponda della costa africana in Niger, ho pensato di visitare la costa italiana, ho vissuto in Africa, per 23 anni è sempre stato accolto e ospitato come uno di loro.La Sicilia è stata scelta come luogo di sbarco e di comunità immigrate unite.La realtà dell’immigrazione è oggetto di dibattiti e pregiudizi politici che spesso dimenticano le tragedie personali e sociali e non facilitano il processo di accoglienza e integrazione. Lavorare come ponte di culture è una chiamata per noi missionari, non solo come mediatori culturali, ma come persone che hanno vissuto tra i popoli e condiviso con loro le gioie, i dolori, le fatiche e le speranze di un mondo nuovo che sappia conciliare l’armonia delle differenze. (…](AFP) (Agenzia Fides 28/5/2022)


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