Durst Group acquisisce Aleph SrL per soluzioni di stampa sostenibili

Durst Group acquisisce Aleph SrL per soluzioni di stampa sostenibili
Immagine gentilmente concessa: https://cyetesiooa.cloudimg.io/

Durst Group, azienda italiana leader nelle soluzioni di stampa digitale, ha acquisito con successo Aleph SrL, un’altra organizzazione italiana specializzata nello sviluppo di soluzioni sostenibili di stampa diretta su tessuto. Questa mossa strategica non solo rafforza la posizione del Gruppo Durst nelle tecnologie di stampa sostenibili, in particolare l’attenzione alla stampa a base acqua, ma espande anche la sua base di clienti, in particolare grazie all’affiliazione di Aleph con Como, un nucleo per la progettazione e le applicazioni tessili di fascia alta in Italia.

Christoph Gamper, CEO di Durst Group, ha espresso il suo entusiasmo per l’integrazione di Aleph, elogiandone la competenza nelle applicazioni sostenibili a base acqua e nei software di alto livello progettati per il tessile. La crescente domanda di prodotti rispettosi dell’ambiente e personalizzabili ha guidato l’adozione di tecnologie di stampa digitale che utilizzano inchiostri a base acqua, stimolando la mossa di acquisizione strategica di Durst.

Alessandro Maness, CEO di Aleph SrL, ha descritto la collaborazione con Durst Group come una nuova entusiasmante fase, sottolineando i valori condivisi di innovazione tecnologica, eccellenza e dedizione alla vera sostenibilità. Ha aggiunto che l’alleanza ha un enorme potenziale di progresso nel tessile digitale e in vari altri settori.

Fondata nel 2000, Aleph si è inizialmente specializzata in software e materiali di consumo per il tessile, per poi passare alla produzione di macchine innovative per la stampa digitale a base acqua. Nel 2017, Wise Equity ha collaborato con Aleph per facilitare l’espansione internazionale, in particolare nelle applicazioni speciali di stampa tessile. Attualmente, Aleph ricava oltre il 60% dei suoi ricavi da operazioni in più di 20 paesi.

READ  Brexit: la persona più vicina agli inglesi può diventare il capo del regolatore finanziario dell'Unione Europea

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *