Designato un porto per la nave di salvataggio dei migranti Sea-Watch 3 in Italia

I 406 migranti e rifugiati attualmente a bordo della Sea-Watch 3 potranno sbarcare a Pozzallo, in Italia. Sono stati soccorsi in Mediterraneo domenica e lunedì; Da allora, molti migranti sono stati evacuati dalla nave a causa di emergenze mediche.

L’organizzazione di salvataggio privato Sea-Watch International ha annunciato venerdì che consentirà alla sua nave di attraccare nel porto meridionale italiano di Pozzallo. “Dopo giorni di attesa, le autorità italiane ci hanno assegnato a Pozzallo come porto di sbarco” Hanno scritto su Twitter.

Tra domenica e lunedì (17 e 18 ottobre), l’equipaggio della nave ha soccorso un totale di 412 migranti in sette operazioni nelle acque tra Libia e Italia.

Operazione di salvataggio di Sea-Watch nel Mediterraneo centrale il 18 ottobre 2021 | Foto: Picture-alliance/AP Photo/Valeria Mongelli

Da allora, sei donne sono state evacuate dalla nave, a causa di emergenze mediche: tre donne che hanno subito gravi ustioni da carburante martedì, una donna gravemente incinta e sua sorella mercoledì e un’altra donna gravemente incinta mercoledì sera, secondo l’organizzazione. Feed di Twitter. alimentazione.

Secondo quanto riferito, la donna che l’ha portata in Italia mercoledì sera su una barca della Guardia Costiera ha dato alla luce una bambina poco dopo essere stata evacuata.

Una donna immigrata gravemente incinta è stata evacuata da Sea-Watch 3 mercoledì notte e ha partorito poco dopo |  Foto: Sandra Singh / Sea-Watch / picture-alliance
Una donna immigrata gravemente incinta è stata evacuata da Sea-Watch 3 mercoledì notte e ha partorito poco dopo | Foto: Sandra Singh / Sea-Watch / picture-alliance

Pericolosa traversata del Mediterraneo

Decine di migliaia di migranti tentano ogni anno la pericolosa traversata marittima dalla Libia e dalla Tunisia all’Italia oa Malta.

Finora nel 2021, almeno 120.000 persone hanno tentato il viaggio, secondo l’Agenzia internazionale per le migrazioni delle Nazioni Unite. Circa 51.000 persone sono state intercettate e rimandate indietro. Almeno 1.361 persone sono morte nel tentativo di attraversare il Mediterraneo centrale, anche se gli esperti ritengono che il numero effettivo sia probabilmente molto più alto.

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