Roberto Mancini si dimette da allenatore dell’Italia dopo cinque anni di lavoro

Roberto Mancini ha rassegnato le dimissioni da allenatore della Nazionale italiana.

Il 58enne ha consegnato sabato sera la sua lettera di dimissioni dopo cinque anni di lavoro.

Mancini ha portato gli azzurri al titolo di Campione d’Europa 2020, il loro primo pezzo d’argento dai Mondiali del 2006, ed è arrivato terzo nelle finali della Nations League 2021 e 2023.

La Federcalcio italiana ha dichiarato che annuncerà la sua sostituzione nei prossimi giorni, con le cruciali qualificazioni europee contro Macedonia del Nord e Ucraina in attesa all’inizio di settembre mentre cercano di recuperare nel girone.

Si è unito a maggio 2018 dopo uno sfortunato periodo durante il quale non sono riusciti a qualificarsi per la Coppa del Mondo 2018 sotto Gian Piero Ventura – la prima volta che avevano perso il più grande torneo di calcio dal 1958.

L’ex allenatore del Manchester City ha continuato a guidarli in una striscia di imbattibilità da record di 37 partite, nell’arco di tre anni da ottobre 2018 a ottobre 2021.

La vittoria ai calci di rigore contro l’Inghilterra nella finale di Euro 2020 è stata il momento clou del suo regno, ma la mancata qualificazione per la Coppa del Mondo 2022 dopo la sconfitta contro la Macedonia negli spareggi ha preannunciato giorni più bui.

“La Federcalcio italiana comunica di aver preso atto delle dimissioni di Roberto Mancini dall’incarico di allenatore della Nazionale italiana, avvenute nella tarda serata di ieri”, si legge in una nota.

Si chiude così una pagina importante della storia degli Azzurri, iniziata nel maggio 2018 e conclusasi con le finali di Nations League del 2023; E tra queste, la vittoria di Euro 2020, una vittoria ottenuta da un gruppo in cui tutte le persone hanno saputo diventare una squadra.