Manifestanti a Londra durante una marcia filo-palestinese che chiedono un cessate il fuoco permanente a Gaza | Notizie sul conflitto israelo-palestinese

Manifestanti a Londra durante una marcia filo-palestinese che chiedono un cessate il fuoco permanente a Gaza |  Notizie sul conflitto israelo-palestinese

L’attuale pausa porta poco sollievo dopo che 15.000 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani durante sette settimane di guerra.

Il centro di Londra era gremito di decine di migliaia di persone che sono scese per chiedere un cessate il fuoco permanente a Gaza.

La marcia nazionale per la Palestina si è svolta sabato, nel secondo giorno della tregua tra Israele e Hamas, che ha visto il rilascio degli ostaggi detenuti dal movimento palestinese dal 7 ottobre e dei palestinesi imprigionati in Israele.

La Palestine Solidarity Campaign stima la partecipazione di 300.000 persone per chiedere “la fine dell’assedio di Gaza”.

Proteste e marce di solidarietà si sono svolte a Londra e nelle città di tutto il mondo dall’inizio del conflitto israelo-palestinese, sette settimane fa.

La polizia metropolitana ha detto che almeno cinque persone sono state arrestate con l’accusa di incitamento all’odio razziale, compresa la distribuzione di “volantini contenenti una svastica all’interno di una stella di David”.

La forza ha detto che 1.500 agenti sono stati schierati per monitorare la marcia.

Gli agenti hanno anche distribuito volantini durante la marcia “per chiarire quali crimini e comportamenti non saranno tollerati”, ha detto la polizia.

I manifestanti pacifici portavano cartelli con la scritta: “Cessate il fuoco adesso!” E “Fermate la guerra a Gaza”.

I manifestanti ascoltano i discorsi a Whitehall, durante una manifestazione di solidarietà con i palestinesi a Gaza, a Londra, Regno Unito, il 25 novembre 2023. [Hollie Adams/ Reuters]

Questo mese, il primo ministro Rishi Sunak ha licenziato il ministro dell’Interno Suella Braverman, che ha suscitato indignazione per aver accusato la polizia di essere troppo indulgente con i manifestanti filo-palestinesi. Ha anche fatto commenti non autorizzati sulle manifestazioni filo-palestinesi nel paese, che ha descritto come “marce dell’odio”.

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