L’Italia mette fine all’esenzione fiscale per i calciatori stranieri

L’Italia mette fine all’esenzione fiscale per i calciatori stranieri

29 dicembre (THEWILL) – Il governo italiano ha deciso di non estendere una controversa misura di agevolazione fiscale a beneficio dei calciatori stranieri ad alto reddito che giocano in Serie A. L'agevolazione fiscale ha consentito per la prima volta ai giocatori stranieri di pagare le tasse solo sulla metà del proprio reddito. 5 anni in Italia.

Il presidente della Federcalcio italiana, Umberto Calcagno, ha accolto con favore la decisione di porre fine all'esenzione fiscale. Venerdì ha affermato in una dichiarazione che i giocatori italiani e stranieri possono ora “competere allo stesso livello”. Calcagno ha ringraziato il governo per aver rimosso quella che ha definito una punizione ingiusta per il calcio locale.

Il vice primo ministro Matteo Salvini, del partito anti-immigrazione Lega, si è opposto allo sgravio fiscale. Luca Toccalini, deputato della Lega, ha affermato che i tagli alle tasse per i giocatori stranieri milionari sono “non etici”. La decisione del governo arriva dopo le pressioni dei club della Lega italiana affinché mantenessero il comfort.

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La Lega Italiana ha espresso la preoccupazione che l’eliminazione dell’incentivo fiscale ridurrà la competitività globale e il reddito delle squadre italiane. Ciò potrebbe significare meno risorse per sviluppare talenti locali e minori entrate fiscali in generale.

Tuttavia, la fine delle agevolazioni fiscali per i giocatori stranieri soddisfa una promessa della campagna elettorale populista. Questa mossa indica che l’immigrazione e la giustizia sono priorità del nuovo governo italiano a scapito del rafforzamento delle risorse finanziarie dei club della Lega italiana.

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