L’Italia firma un accordo per accogliere lavoratori migranti dalla Tunisia

L’Italia firma un accordo per accogliere lavoratori migranti dalla Tunisia

I migranti aspettano al porto di Sfax, dopo che la guardia costiera tunisina li ha fermati in mare mentre cercavano di entrare in Italia, Tunisia, il 26 aprile 2023. REUTERS/Jihad Obaidlawi/foto del file Ottenere i diritti di licenza

ROMA (Reuters) – L’Italia ha firmato venerdì un accordo per accogliere circa 4.000 lavoratori dalla Tunisia, in linea con gli impegni assunti per aiutare il Paese nordafricano a fermare la pressione dei migranti ai suoi confini.

Secondo il suo ufficio, l’accordo è stato firmato durante la visita del ministro degli Esteri Antonio Tajani in Tunisia, dove è previsto un incontro con il suo omologo Nabil Ammar e il presidente Kais Saied.

Una nota dei media italiani afferma che l’accordo prevede canali di immigrazione regolari per “lavoratori qualificati” che desiderano venire in Italia, mentre Roma ha anche promesso di assistere la Tunisia nei suoi sforzi per fermare i trafficanti di migranti e creare opportunità di lavoro per i giovani.

Nel documento italiano si afferma che “la Tunisia è esposta a una forte pressione migratoria, soprattutto dai paesi sub-sahariani, ed è il primo paese a ricevere rimpatriati dall’Italia”, aggiungendo che finora quest’anno vi sono tornati 1.615 migranti.

Il numero di migranti via mare che arrivano in Italia è quasi raddoppiato nel 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022, con circa 140.000 persone sbarcate finora. Circa il 91% dei migranti proveniva dalla Tunisia, spingendo Roma a compiere sforzi per aiutare le autorità locali a contenere il flusso.

Martedì il ministro dell’Interno italiano Matteo Piantidosi ha esortato l’Unione europea a concludere un accordo per sostenere gli sforzi del Paese africano per fermare la partenza delle barche di migranti.

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Il presidente Saied, invitato a partecipare a una conferenza sull’immigrazione ospitata a Roma a luglio, è stato criticato dopo aver chiuso il parlamento e iniziato a governare per decreto in quello che l’opposizione definisce un colpo di stato.

Segnalato da Angelo Amanti; A cura di Barbara Lewis

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