La bicicletta prima di coricarsi: una bellezza italiana del 1949, Frejus Campionissimo

La bicicletta prima di coricarsi: una bellezza italiana del 1949, Frejus Campionissimo

Dimentica per un momento, se puoi, le celebrazioni del giubileo di platino. Questa è una bici che abbiamo avvistato a Milano la scorsa settimana indietro di tre anni prima che la Regina Elisabetta II salisse al trono e quando la Repubblica Italiana festeggiava il suo primo compleanno.

Sì, stiamo parlando del 1949, e quella che abbiamo qui è una bici del marchio italiano Frejus e inoltre una dotata di una delle più antiche meccaniche posteriori Campagnolo: quattro marce, cambiate non da leve del cambio downtube, che verranno molto più tardi, ma dalle leve esistenti A destra e dietro la sella.

È l’attuale Bici del Mese – Bike of the Month – in un posto fantastico Upcycle Bike Café nella zona est della città, vicino al Politecnico, l’università cittadina dedicata alla scienza e alla tecnologia.

Se ti trovi a Milano, ti consigliamo vivamente una visita: sono 2 fermate in Metropolitana dalla Stazione Centrale, non lontano dal cuore della città.

Si può dire con certezza che questa bici supererà la dama a L’Eroica, l’antico festival del ciclismo che è stato fondato in Toscana ma ora ha versioni in tutto il mondo.

Per inciso, il marchio Frejus fu rilevato da Legnano negli anni ’30 – e prima della guerra, il grande Gino Bartali guidava le loro biciclette.

Ecco le specifiche tecniche:

Frejus Campionissimo (1949) di Collezione Ciclico (link Instagram qui)
Lunetta cromata completamente nichelata.
Sistema di pagamento – Campagnolo Corsa.
Manubrio e gamba – Campione Ambrosio.
Freni – modello universale 50.
Altri componenti – tutti realizzati per Frejus.

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Divertiti.



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