Gli amici intimi Vialli e Mancini sono al centro della rinascita dell’Italia

Il 1964 fu un anno importante per il calcio italiano: l’Inter Helenio Herrera sconfisse il Real Madrid nella finale di Coppa dei Campioni. La Roma ha alzato la Coppa Italia dopo un’emozionante rivincita contro il Torino. Il Bologna ha vinto il settimo scudetto. E in due parti completamente diverse del Paese sono nate una coppia dei migliori giocatori che l’Italia abbia mai prodotto.

Per primo è arrivato Gianluca Vialli. Nato in Lombardia, nel nord Italia, il giovane Luca è cresciuto nella lussuosa casa di 60 stanze del Castello di Belgioioso. Circa cinque mesi dopo, 250 miglia a sud, Roberto Mancini nacque in una devota famiglia cattolica nel centro storico di Jesse.

La loro educazione è stata molto varia, ma entrambi avevano un amore per il calcio che ha iniziato a svilupparsi presto. Da quando aveva nove anni, Vialli ha iniziato a fare il giro di 45 minuti da casa sua alla squadra amatoriale locale AS Pizzighettone. Al sud, anche Mancini muoveva i primi passi in partita. A soli sei anni, ha iniziato a suonare e recitare per la squadra locale Aurora Jesse.

Mentre Vialli potrebbe essere stato un po’ un ritardatario, la capacità di Mancini di raggiungere la vetta non è mai stata messa in dubbio. Nonostante l’interesse di alcuni colossi italiani, tra cui il Milan, ha firmato con il Bologna all’età di 13 anni. Nello stesso periodo, Vialli fece il passaggio più sinistro dalla sua squadra giovanile dilettantistica alla Cremonese, e poi alla squadra di terza divisione. Viale esordisce in Terza Divisione a 16 anni, seguito da Mancini poco dopo. Il 13 settembre 1981, tre mesi dopo il suo diciassettesimo compleanno, gioca per la prima volta in Serie A.

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potenziale caldo

Questa è stata seguita da una grande stagione in cui il giocatore ha segnato 9 gol in 30 partite, rendendolo uno dei migliori giocatori del calcio italiano. Con i grandi club che volano, la Sampdoria ha finalmente la sua firma. Fondato dall’ambizioso e ricco Paolo Mantovani, il club ha portato una serie di talenti stranieri. Trevor Francis e William Brady si unirono alla squadra la stessa estate con Mancini, con Graeme Souness che arrivò due anni dopo.

Genova, Italia, settembre 1989: Roberto Mancini e Gianluca Vialli della Sampdoria.

Nonostante l’interesse per le nuove stelle del club, è stato uno degli arrivi più tranquilli a lasciare il segno più grande nella storia della Samp. Dopo quattro anni in testa alla Cremonese, durante i quali il club è passato dalla Serie A alla Serie A, Vialli ha attirato corteggiatori da tutta Italia, in particolare dopo che il 19enne ha concluso il campionato come capocannoniere della Cremonese l’anno in cui ha vinto. Passa alla Serie A.

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