Gucci Osteria porta una fetta d’Italia nel quartiere Ginza di Tokyo

Gucci Osteria porta una fetta d’Italia nel quartiere Ginza di Tokyo

Vista dal balcone. La stella, un simbolo ricorrente nell’arredamento dei ristoranti di Tokyo, è mostrata qui sul pavimento a mosaico.

Foto: Hiroki Kobayashi / Per gentile concessione di Gucci

Si trova al quarto e ultimo piano del flagship store Gucci Namiki a Ginza, un vivace quartiere dello shopping, Ristorante È la terza di una serie di editoriali (dopo Firenze nel gennaio 2018 e Rodeo Drive, Beverly Hills nel febbraio 2020), e la sua prima apparizione nell’era post-pandemia. (Mentre il Giappone ha revocato le restrizioni sui ristoranti all’inizio di ottobre, non ha ancora riaperto i suoi confini ai turisti.)

Antonio Iacovello, chef della Gucci Osteria Tokyo.

Foto: Gabriel Stabile / Per gentile concessione di Gucci

È anche la prima incursione di uno chef a tre stelle in Giappone. Antonio Iacovello ha affiancato al progetto Bottura, che gestisce la Gucci Osteria Kitchen. I risultati mostrano l’impollinazione incrociata delle culture gastronomiche portando a Tokyo i grandi classici di Putura (come l’hamburger dell’Emilia oi tortellini alla crema di Parmigiano Reggiano). Non mancano, naturalmente, il vino (più di 350 insegne in esposizione), i cocktail e gli snack per tartine all’italiana, che gli ospiti possono gustare sulla terrazza con vista panoramica.

Un dolce, Anmitsu Blueberries, su un piatto della collezione di posate Gucci Décor.

Foto: Gabriel Stabile / Per gentile concessione di Gucci

Niente nel ristorante “manca nella traduzione” – nemmeno gli interni ispirati alla Gucci Osteria a Firenze. Nella vista ci sono molti riferimenti al Rinascimento, una vibrante tavolozza di verde, tavoli in marmo, sedie in vimini e fondali Gucci Décor – tra cui una stampa Tian, ​​che, combinata con lo spazio pergolato del ristorante, evoca un giardino d’inverno. Il pavimento in legno dipinto a mano, il cui motivo deriva dagli oggetti d’antiquariato raccolti dal Direttore Creativo di Gucci Alessandro Michele, aggiunge ancora più personalità allo spazio. Le stelle possono essere viste ovunque e il ristorante dispone anche di una sala privata con boiserie in ebano. Nascosto dietro porte scorrevoli, lo spazio è decorato con specchi antichi provenienti dall’Europa. Tuttavia, il legame duraturo tra Oriente e Occidente continua grazie ai panorami di Namiki-dori Street, circondata da alberi di limoni.

La stanza privata può ospitare fino a otto persone ed è decorata con specchi antichi e carta da parati della collezione Gucci Décor.

Foto: Hiroki Kobayashi / Per gentile concessione di Gucci

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