Draghi Ally è considerato il miglior candidato per la gestione di un istituto di credito statale italiano

Tutte le indicazioni sono che il primo ministro italiano Mario Draghi ha nominato Dario Scanabico come prossimo capo dell’istituto di credito statale. Cassa Depositi e Prestiti SpA, da sempre alleata in una delle posizioni più riconoscibili del Paese.

Questa è l’opinione di diverse persone che hanno familiarità con la situazione che hanno richiesto l’anonimato mentre discutevano di questo problema. Ma l’ultima opzione resta a Draghi, secondo un funzionario a conoscenza della vicenda, che ha detto che il premier deve ancora prendere una decisione definitiva.

L’annuncio è previsto più tardi oggi o fino a giovedì mattina. I rappresentanti dell’ufficio di Draghi hanno rifiutato di commentare, così come un portavoce di Scanapico.

La nomina potrebbe rappresentare un importante cambiamento di politica per l’istituto di credito, che sta giocando un ruolo importante nel plasmare il panorama aziendale in Italia. Con un patrimonio di 512 miliardi di euro (625 miliardi di dollari), Cassa Depositi, controllata dal Tesoro, è più grande della maggior parte delle banche italiane e ha grandi partecipazioni in molte delle più grandi società del Paese. L’istituto di credito è inoltre destinato a svolgere un ruolo importante nel piano per incanalare miliardi di euro di fondi dell’UE nell’economia italiana.

Stretto alleato

La carriera di Scanapico lo rende una scelta ovvia. Attualmente è vicepresidente della Banca europea per gli investimenti e ha legami con Draghi che risalgono agli anni ’90, quando i due lavoravano insieme e Draghi guidava la privatizzazione dei beni statali.

Un altro candidato ancora in corsa per l’incarico è Fabrizio Palermo, attuale amministratore delegato di Cassa Depositi, che potrebbe ottenere un secondo mandato.

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