Negli ultimi dieci anni si è costruito la reputazione di uomo di ferro del ciclismo, correndo da professionista sulla cinquantina, ma mercoledì mattina l’italiano Davide Rebellin è stato ucciso da un camionista, investito a Montebello Vicentino nel vicentino mentre guidava la sua bici. . La polizia sta indagando e sta cercando l’automobilista che si è dato alla fuga. I ribelli avevano preso parte a una critica a Monaco proprio la scorsa settimana.
Intermarché-Wanty-Gobert porge le sue condoglianze alla famiglia di Davide Rebellin, tragicamente scomparso praticando lo sport che amava. pic.twitter.com/7YsP3Ixk2e
Intermarche-Wanty-Gobert (IntermarcheWG) 30 novembre 2022
Rebellin è stato tre volte vincitore della Fleche Wallonne e ha vinto il titolo Liegi-Bastogne-Liegi nel 2004. Ha vinto anche la Tirreno-Adriatico e la Parigi-Nizza nei primi anni di questo secolo. Nel 1996 ha indossato la maglia rosa del Giro d’Italia per sei giorni dopo aver vinto la tappa 7 mentre correva con Polti.
La reputazione di Rebellin è stata offuscata dal doping positivo del CERA ai Giochi Olimpici del 2008 a Pechino. Quell’anno fu l’ultima gara in cui avrebbe gareggiato per una squadra di altissimo livello, la Gerolsteiner. Ha rimbalzato in diversi team ProTour e Continental dal 2009 a questa stagione, quando ha corso per il Continental Workforce Service Vitalcare Vega in Italia. La sua ultima vittoria in carriera è stata la 61esima nel 2017. In questa stagione ha corso per 17 giorni.
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