Decine di fanatici arrestati in Italia per presunti crimini organizzati

Decine di fanatici arrestati in Italia per presunti crimini organizzati

Questa foto scattata il 22 settembre mostra i tifosi dell'AC Milan che portano le torce durante la partita di Serie A tra Inter e AC Milan a San Siro, Milano, Italia. [Photo/Agencies]

ROMA – Decine di tifosi “ultras” di Milan e Inter sono stati presi di mira lunedì in Italia in una grande operazione per presunta criminalità organizzata, secondo le autorità locali.

La procura di Milano ha affermato che circa 19 persone sono state arrestate e accusate di varie accuse per presunto coinvolgimento in crimini organizzati, tra cui estorsione e aggressione con “metodi mafiosi”.

Tre persone sono state poste agli arresti domiciliari, mentre le altre sono state poste in carcere.

L'operazione è stata eseguita su ordine della Procura di Milano in coordinamento con la locale Direzione distrettuale antimafia ed è stata portata avanti dalla Guardia di finanza e dalla Forza investigativa centrale (SISCO).

Gli inquirenti hanno spiegato che tra gli arrestati con l'accusa di associazione a delinquere figurano anche entrambi i leader delle ali estremiste delle tifoserie Inter e Milan (i cosiddetti ultras).

La polizia ha dichiarato in un comunicato: “I sospettati hanno approfittato del loro ruolo all'interno dello stadio e hanno compiuto una serie di crimini legati al calcio con l'obiettivo di raccogliere profitti illegali”.

Intervenendo in conferenza stampa nel corso della giornata, la procura di Milano ha spiegato che l'operazione confermerebbe i legami esistenti tra gli ultras delle società calcistiche italiane (non solo Inter e Milan) e le bande della criminalità organizzata.

In questo caso particolare, gli ultras di Inter e Milan potrebbero aver stabilito legami con la 'Ndrangheta, la potente mafia radicata nella regione meridionale della Calabria, che opera a livello nazionale e globale.

“Le società calcistiche devono essere considerate parti lese in questo caso, secondo la nostra ricostruzione”, ha detto in conferenza stampa il procuratore di Milano Marcello Viola.

Ufficialmente rivali, gli ultras delle due squadre di calcio avrebbero potuto raggiungere un “accordo di non lotta” volto a tenere segrete le loro attività illegali, ha detto anche il procuratore al quotidiano La Stampa.

Il Milan comunica in un comunicato che sarà pronto a collaborare pienamente con l'Autorità Giudiziaria nelle prossime fasi delle indagini.

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